Archivi del mese: febbraio 2013

Giunto in piazza, non c’era nessuno. Guardai l’ora, sicuro di me; sicuro che avesse torto, come al solito. Notai il giornale spiegazzato, nel centro del grande cerchio in cui ci eravamo dati appuntamento. Anzi, non era proprio il centro. No, … Continua a leggere →

La certezza che vi sia qualcosa, che non lasci soli uno specchio d’acqua o un brano di cielo. Un barlume di salvezza, simile allo sguardo dell’animale quando ci si strappa i capelli, o come la scritta su di un muro … Continua a leggere →

A lungo ho interrogato la natura del ricordo, la pretesa della sua compiutezza: l’esser divenuto così e non più altrimenti. Il ricordo, dunque, non dovrebbe sopportare di esser giovane. Eppure l’irruzione dei ricordi fa tremare le colonne senza tempo su … Continua a leggere →

Quasi una palpebra, appoggiata sulle spalle. Ed ad ogni fremito, scintillare di lontano. Appena oltre il tornio dei suoi passi.

Lo appese alla volta celeste, dimenticandosi delle rivoluzioni degli astri. Il secchio della speranza toccò terra prima che le nuvole scendessero all’altezza delle sue abitudini. Tonfo sordo, divenendo sasso. Il mondo, lungo l’orizzonte, ancor più bello e dolente.

Un importantissimo bassorilievo della tradizione religiosa cattolica che, nel corso dei secoli, è andato disperso in dieci parti, ognuna in possesso – ai giorni nostri – di altrettanti atei. I pezzi, recuperati e messi insieme, che non coincidono più o … Continua a leggere →

Una conchiglia, incastonata nel cavo dell’ascella. Al risveglio vi ritrovai l’ora legale, nascosta tra cristalli liquidi. Immaginando di scorgere la luna del giorno prima, sorseggiando un bicchiere d’alba, puntellai di pericoli le rotaie del quotidiano.