Nec longum tempus

Presentire il gelo come l’ultimo baluardo.
Tornare a crederne l’esistenza, passeggiando lungo i crinali della montagna dai fiori già sbocciati.
Allentare la presa del tempo senza che esso possa correre a perdifiato verso l’orizzonte.

Vi saranno altre albe.
E abbracci.
E pupazzi, in grande quantità.

Abbi pazienza, creatura uscita da un sogno di ritorno.
Il meglio sarà la materia di cui è fatto il mondo.

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