Che l’intero edificio della realtà si sostenga a partire da infinitesimi orbitali di idrogeno fu rivelazione sconvolgente. Che quei mattoni siano una figura del vuoto, entro la quale insistono due infime particelle, ancor più sconcertante. L’infinità delle distanze cosmiche e lo spalancarsi del vuoto nell’oasi della materia.
Un gran bel posto per fantasticare, disperare e riderci su.
sì.Mi piace parecchio…
Potevo dubitarne, poetella?
non credo…
…per non parlar delle stringhe e dei viaggi spazio-temporali! 😀
Eh, avrei dovuto terminare Astrofisica, a suo tempo…
… e mi pareva ci fosse dell’Astro, in te… mi pareva. E anche del fisico, da qualche parte…