Si fermò, strinse la chiave nella tasca, e si guardò intorno. Gli avevano parlato di un paio d’ali, ali d’angelo avevano proferito, non senza timore. Sputò a terra, a quel ricordo. Le solite aspettative della gente di campagna, dalla fede schietta, bisognosa di prove tangibili. Tornò a stringere la chiave, ma per toglierla di tasca, finalmente. Aprì la porta del magazzino, una casupola in tufo che era utilizzata come deposito di attrezzi. Un posto ben strano, a considerar bene, che l’uomo già immaginava stravolto dalla devozione popolare. Aprendo la porta liberò una grande falena, rimasta intrappolata all’interno, che volò fuori sbattendo le ali all’impazzata. Prima di entrare la guardò a lungo, mentre occupava posti sempre diversi nel cielo plumbeo, poi si strinse nelle spalle e spalancò la porta: prendiamoci cura di questo miracolo, fu il suo pensiero, accompagnato da un ghigno dolciastro.
-
Articoli recenti
Archivi
- febbraio 2024
- agosto 2023
- luglio 2023
- aprile 2023
- febbraio 2023
- dicembre 2022
- novembre 2022
- settembre 2022
- aprile 2022
- settembre 2021
- agosto 2021
- ottobre 2020
- settembre 2020
- luglio 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- ottobre 2019
- aprile 2019
- febbraio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- Maggio 2018
- marzo 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- ottobre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
Categorie
Meta
Semplicemente bellissimo.
Inchino.
Sembra un testo ermetico, molto bello 🙂
Ermetico, questa davvero me la segno.
Nuovamente mi inchino.
l’unico passaggio che avrei evitato, ovviamente si tratta di una nota del tutto personale, è dove definisci il “cielo plumbeo”; per due ragioni, la prima perché associare plumbeo al cielo banalizza la precisione calibrata di ogni parola in questo testo, e la seconda perché una mancata definizione a volte rende molto di più, dà maggiore spazio alla visuale del lettore.
Per il resto, come penso si sia capito, mi piace molto.
Concordo con te che certi aggettivi vadano soppesati a lungo, prima di dar loro spazio.
Grazie.
Mi piacciono i poemi in prosa e pure più le falene, con tutte le dicerie popolari che ci ruotano attorno (anch’io ho avuto un’esperienza enigmatica con una coppie di acherontie). Bello scritto.
Grazie Vito.
Ho sbirciato il tuo lavoro, davvero di grande caratura.
Con i miei tempi lunghi leggerò e apprezzerò.
Grazie a te, davvero. Il mio hortus è aperto a chiunque voglia passeggiarlo.